lunes, 30 de noviembre de 2009

Parma-Napoli: Le Pagelle



Tutto Napoli

CAMPAGNARO voto 7: Colonna portante e pilastro mobile allo stesso tempo. Determinato nelle chiusure, scattante nell’innescare le ripartenze. In lungo, in largo, in diagonale. FORZA QUATTRO



Calcilive


NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6.5, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Contini 6, Maggio 6.5, Gargano 6, Pazienza 6 (37′ st Cigarini sv), Aronica 6, Hamsik 5.5, Quagliarella 6 (43′ st Grava sv), Denis 7 (21′ st Bogliacino 6). A disposizione: Iezzo, Grava, Zuniga, Datolo, Pià, Hoffer All. Mazzarri




Foti: Gazzeta, Corriere

lunes, 23 de noviembre de 2009

Campagnaro: "Non abbiamo avuto fortuna. Grazie ai tifosi per l'affetto"


di Francesco Caputo. Hugo Campagnaro, difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Fisicamente non ero al meglio, ma sono felice per aver giocato tutta la partita. In settimana ho lavorato bene e sono contento per quello.

Oggi potevamo vincere, ma alla fine portiamo a casa soltanto un punto. La Lazio si è difesa bene, ha tirato pochissimo in porta. Non abbiamo avuto fortuna, è mancato solo il goal. Mazzarri? La carica del mister si sente. Ringrazio il pubblico napoletano per l'affetto, mi fa molto piacere. Obiettivi? Pensiamo partita dopo partita, poi vediamo"

viernes, 20 de noviembre de 2009

Adelante Campagnaro: l'argentino si riprende il posto nella difesa azzurra


Di Antonio Gaito. Finalmente un sorri­so. El Toro torna nell’arena. Hugo Campagnaro sta bene, ha ritrovato la forma ed è pronto a gettarsi nel­la mischia. Il nuovo acquisto del Napoli, arrivato dalla Samp per 5,5 milioni di euro più la comproprie­tà di Mannini, finora ha alternato buone prestazioni ad altre meno convincenti. Sei presenze, per un totale di 441 minuti, condite da 4 ammonizioni e un’espulsione. Que­sto il ruolino di marcia del difenso­re argentino che domenica prende­rà probabilmente in consegna il suo connazionale Zarate. La sua fisi­cità sarà il sale della partita con la Lazio e occorrerà per frenare le avanzate del talentuoso argentino biancoceleste, finora un po’ in affanno e smarritosi nel gio­co di Ballardini.

Mazzarri, che ben conosce le quali­tà di Campagnaro, capi­tano della sua Sampdo­ria, apprezza le sue doti anche nella fa­se attiva della ma­novra. In­fatti il tec­nico tosca­no ama i giocatori tecnici, i di­fensori che sappiano uscire palla al piede e trasformar­si quindi in centrocam­pisti aggiunti.

El Toro ha i numeri giusti per ritagliarsi un ruolo im­portante in questo Na­poli se non avesse i pro­blemi muscolari che ormai lo tor­mentano da diverse stagioni. Soprattutto al polpaccio. Dopo aver seguito delle tabelle persona­lizzate per ritro­vare lo smalto e la forma giusta, Hugo e pronto a riprendersi il Na­poli, ritornare a ga­loppare sulla fascia e a mordere le caviglie agli avversari. Di certo, la difesa azzurra non è delle più bril­lanti: è la quart’ultima del torneo con diciotto gol subiti. Qualche er­rore l’ha commesso anche il difen­sore sudamericano, ma ora va a ri­comporre il trio con Cannavaro e Contini che il tecnico toscano ha già schierato contro Bologna e con la Juventus. Insomma, il toro di Rio Cuarto, richiesto espressamen­te da De Laurentiis nel mercato estivo, vuole sentire di nuovo l’in­citamento del San Paolo. Non ama la ribalta, le sue parole sono misu­rate e raramente concede intervi­ste.

Preferisce il campo: per lui ogni partita è una finale di Cham­pions, proprio come Mazzarri ha definito la gara con la Lazio. È un duro e non lo nasconde nemmeno nei gusti musicali: ai compagni su­damericani che che adorano la Cumbia, lui risponde con il rock, quello argentino degli Heroes del Silencio. Campagnaro sta cercando di con­vincere il suo amico Denis, batteri­sta, a formare una band. L’impor­tante, però, sarà prima suonarle do­menica alla Lazio. Il palcoscenico è quello giusto, il San Paolo, e il pub­blico pure, pronto ad applaudire il suo ritorno del Toro argentino.

lunes, 9 de noviembre de 2009

Mazzarri: "È un risultato positivo"


"Bisogna dare i meriti al Catania: gioca bene, oggi sembravano in 12, perchè correvano più di noi. Erano messi bene, sono stati bravi". Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, evidenzia i meriti del Catania nello 0-0 al Massimino. "Noi ci abbiamo messo del nostro perchè in troppi non abbiamo avuto il rendimento delle ultime gare. È comprensibile perchè questi ragazzi hanno speso tanto a livello nervoso in quella settimana particolare, tra Fiorentina, Milan e Juventus. Il dispendio di forze, soprattutto a livello mentale, è stato notevole. La squadra non ha giocato bene ma ha saputo soffrire. È un risultato positivo che allunga la striscia, è un segnale importante di una squadra che, quando soffre, riesce a limitare i danni. Questa è stata l'unica cosa positiva".

lunes, 2 de noviembre de 2009

Ma il cielo è sempre più blu…



di Bruno Gaipa

Non ci sono parole per descrivere la gioia immensa che la notte di Halloween ha regalato al Napoli. Dolcetto al Napoli, scherzetto alla Juventus. Seconda trasferta e seconda vittoria. Il Napoli che non sapeva più vincere in trasferta, inizia a prenderci gusto e dopo l’impresa del Franchi, ora un’altra impresa a Torino, 21 anni dopo.


Insomma sembra proprio che il nuovo Napoli, quello targato Mazzarri si stia sempre di più riprendendo la storia. E non si può negare che questo è il Napoli di Mazzarri.
In settimana qualcuno diceva che per un allenatore che arriva a sostituirne un altro, il lavoro è facile perché ha maggiore ascolto dalla squadra, perché tutti si sentono nuovamente in discussione, perché la società lo appoggia in toto.

Ma quello che sta facendo Mazzarri trascende questi aspetti concettuali su cui si può essere d’accordo (anche se, guradando all’approccio di Donadoni a marzo, tale teoria non viene supportata)

Questo Napoli gioca, corre, lotta e ci prova fino in fondo. Ci crede. Sempre e contro chiunque.
Sembra essere ritornato lo spirito sbarazzino e battagliero di quel Napoli che si affacciò in A due anni fa e che fece parlare tanto bene di sé.

Mazzarri ha avuto due settimane di tempo e ha capito subito cosa mancava: la convinzione. Ha lavorato su questo privilegiando l’aspetto psicologico del gruppo. Tutti sono importanti, nessuno fondamentale. S’è ritrovato il concetto di collettivo.

Non è un caso che tutti quelli che entrano a partita in corso danno sempre un grandissimo contributo nel ribalatare gli equilibri della gara. Anche a Torino l’inserimento di Datolo in luogo di Campagnaro in un minuto ha portato al gol Hamsik, poco dopo al pareggio di Datolo stesso e qualche minuto più tardi il sorpasso di Hamsik.

Per la quarta gara consecutiva, cambi azzeccati, grinta e determinazione. E pensare che di fronte il calendario presentava per il battesimo del nuovo ciclo mazzarriano, un poker di partite molto insidiose. Tra Bologna, Fiorentina, Milan e Juve si pronosticavano 6 punti. Ed era ciò che ci si augurava. Il Napoli invece se ne ritrova 10 su 12. Praticamente perfetto.

Questo ciclo di ferro ha messo in luce il nuovo Napoli: un Napoli d’acciaio, che può giocarsela con chiunque. Basta mantenere l’umiltà e pensare che ogni gara è una finale che vale una stagione intera: con questo spirito il Napoli può andare lontano. Dove? Chiudiamo gli occhi e sogniamo. Con i piedi per terra, ma con la testa dove il cielo è sempre più blu…..